Detrazioni fiscali per la casa: le novità 2023

Detrazioni fiscali per la casa: le novità 2023

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Detrazioni fiscali per la casa: le novità 2023

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Chi decide di iniziare quest’anno i lavori sulla casa può beneficiare delle seguenti detrazioni fiscali:

– BONUS CASA (o Bonus Ristrutturazione), con scadenza 31 dicembre 2024
– BONUS MOBILI, con scadenza 31 dicembre 2023
– SUPERBONUS, con scadenza 31 dicembre 2023
– ECOBONUS, con scadenza 31 dicembre 2024

Vediamoli più nello specifico:

Bonus casa

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Il Bonus casa 2023, chiamato anche Bonus ristrutturazione, consiste in una detrazione fiscale del 50% con il limite di spesa di 96.000 € per unità immobiliare.

Lo puoi richiedere per lavori in casa o in mansarda a patto che l’immobile oggetto della ristrutturazione sia esistente e a destinazione residenziale, comprese eventuali pertinenze. Sono esclusi da questo incentivo gli immobili a destinazione non residenziale, come negozi, laboratori, uffici, ecc.

Per accedere a questa agevolazione fiscale è necessario possedere uno dei seguenti titoli edilizi:
  • Manutenzione straordinaria
  • Recupero, restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione

Inoltre, è necessario che il pagamento sia eseguito tramite bonifico bancario o postale “parlante” dove sarà necessario inserire il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione, il codice fiscale o partita Iva del beneficiario del pagamento e infine nella causale del bonifico inserire numero e data della fattura.

Bonus mobili

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Collegato al BONUS CASA e alla rispettiva detrazione fiscale, il bonus mobili è la detrazione fiscale al 50% prevista per l’acquisto dei mobili nuovi e grandi elettrodomestici, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di uno degli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Come per la ristrutturazione, anche per il bonus mobili è necessario eseguire un bonifico bancario o postale “parlante”. La novità riguarda il limite di spesa che è stabilito a 8mila euro per il 2023 e 2024.

Ecobonus

ecobonus 2023

Prorogato fino al 2024 anche l’ecobonus. Chi decide di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile può fruire dell’ecobonus al 50% o 65%, a seconda dei lavori.

Nel dettaglio i lavori agevolabili sono:

  • Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione (50%)
  • Sostituzione, anche parziale, del vecchio impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia (65%)
  • Sostituzione, anche parziale, dello scaldaacqua tradizionale con uno scaldaacqua a pompa di calore (65%)
  • Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale: con caldaie a condensazione di classe A + sistemi di termoregolazione evoluti o con apparecchi ibridi (pompa di calore integrata a caldaia a condensazione) (65%)
  • Acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione (65%)
  • Installazione di pannelli (collettori) solari per la produzione di acqua calda (65%)
  • Strutture opache verticali (pareti isolanti o cappotti) e strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) (65%)
  • Finestre comprensive di infissi (50%)
  • Schermature solari (50%)
  • Riqualificazione energetica globale di edifici (65%)
  • Sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori (65%)
  • Dispositivi multimediali per il controllo da remoto per riscaldamento o climatizzazione (building automation) (65%)
  • Interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali (65%)

Le condizioni:

– Se sostituisci serramenti in ambienti che delimitano il volume riscaldato dell’immobile, i nuovi serramenti devono avere delle particolari caratteristiche di isolamento termico come da Decreto interministeriale 26 giugno 2015 ed eventuali altre restrizioni ai valori delle norme regionali.

– Se i serramenti si trovano in locali comuni condominiali non riscaldati, la detrazione è consentita anche senza dare miglioramenti.

– L’Ecobonus 2023 ha due percentuali di detrazione; per la sostituzione dei serramenti prevede una detrazione fino al 50% applicabile per immobili esistenti di qualsiasi categoria catastale, mentre per tutti gli altri lavori elencati sopra la detrazione è al 65%.

A differenza del Bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus può essere usufruito non solo per edifici a destinazione residenziale, ma anche commerciale come uffici, negozi, laboratori, ecc., l’importante è che siano dotati di impianto di riscaldamento.

Il Bonus ristrutturazioni, invece, è applicabile solo per immobili a destinazione residenziale, ma anche in stanze senza riscaldamento.

– E’ possibile beneficiare della detrazione fiscale dell’Ecobonus 2023 solo se la sostituzione o la modifica (ma non la nuova installazione) degli infissi apporterà un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile in termini di efficienza termica. Questa specifica è stata chiarita dalla risposta n. 524/2021 dell’agenzia delle entrate.

L’Ecobonus ti consente di recuperare in 10 anni dall’imponibile IRPEF fino al 50% delle spese detraibili sostenute per la sostituzione dei serramenti entro il 31 dicembre 2023. Il limite di spesa è di 120.000 €.

Anche per l’Ecobonus 2023 è possibile ottenere, in alternativa alle 10 rate annuali, la cessione del credito oppure lo sconto immediato in fattura.

Superbonus al 90%

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Se vuoi sostituire le finestre in contemporanea a lavori più pesanti nell’abitazione, è possibile approfittare del Super Ecobonus, che dal 2023 ha però una percentuale di detrazione al 90% e con parecchie novità.

Restano invariati i lavori principali o trainanti necessari (almeno uno dei tre) per poter usufruire dei Superbonus:

  • Lavori di isolamento su oltre il 25% dell’intonaco (compreso il tetto)
  • Lavori per ristrutturare impianti termici sostituendoli con altro sistema centralizzato ad alto risparmio energetico per case singole, a schiera o condominio
  • Lavori di riduzione del rischio sismico (super Sismabonus).

Se, in contemporanea con almeno uno di questi interventi principali o trainanti del Superbonus, si eseguono anche altri lavori di miglioramento energetico dell’abitazione, come la sostituzione delle finestre, anche le spese per questi lavori secondari (detti trainati) diventano detraibili al 90%.

Le restrizioni del 2023:

Dal 2023, però, ci sono delle restrizioni: i Superbonus sono richiedibili solo per i lavori svolti nella prima casa, inoltre deve essere rispettato il reddito di riferimento che ha un limite di 15.000 euro.

Il reddito di riferimento va calcolato dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti, nell’anno precedente, dal contribuente, dal coniuge (o soggetto legato da unione civile, convivente, familiare), per il seguente numero:

– il contribuente vale 1
– se c’è un coniuge, o un soggetto legato da unione civile, o un convivente: va aggiunto +1
– se sono presenti altri familiari a carico: un altro familiare o figlio vale +0,5 mentre due familiari o figli valgono +1 infine se si hanno tre o più figli o familiari conviventi si calcola +2.

 

Le spese ammesse al Superbonus per gli infissi comprendono la fornitura, l’installazione di finestre, infissi, scuri, persiane, avvolgibili, vetrate, ovvero tutti i tipi di serramenti in grado di assicurare un miglioramento del rendimento energetico. Il massimo della spesa detraibile è 60 mila euro per unità abitativa.

Il Superbonus può essere applicato per la sostituzione degli infissi anche se c’è una variazione di posizione e di dimensioni, ma la superficie totale delle aperture nuove deve essere uguale o minore alla precedente. Il Superbonus non vale per una nuova installazione di infissi (tutti gli incentivi statali sui serramenti sono erogati per sostituzioni di vecchi infissi con altri dalle migliori prestazioni energetiche).

 

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infissi nuova generazione centro casa

Mai come oggi scegliere di sostituire gli infissi della propria abitazione è la decisione che può fare la differenza sia come comfort abitativo, sia come risparmio diretto sulla bolletta.

Il 25% del calore si disperde a causa degli infissi di vecchia generazione

Non tutti sanno che il 25% del calore prodotto dall’impianto di riscaldamento di una abitazione si disperde a causa degli infissi di vecchia generazione (es. infissi in legno a vetro singolo, infissi in alluminio a taglio freddo con vetro singolo ecc). tutto questo spreco va ad incidere notevolmente sulla bolletta per il riscaldamento (gas metano o altri combustibili) e mai come oggi con l’aumento sempre crescente del costo sulle bollette per il riscaldamento questo spreco incide notevolmente sulle nostre tasche.

Esiste una formula matematica, che non starò a citare perché servirebbe un articolo interno su questo argomento, per calcolare il risparmio energetico e quindi anche il risparmio economico che è possibile raggiungere con la sostituzione degli infissi.

In base alle statistiche elaborate è calcolato che il risparmio netto sulla bolletta è di circa 50€ per ogni infisso sostituito per ogni anno.

Quindi mi domando: stai ancora pensando se sia il caso di sostituire gli infissi?

Oltre a un notevole risparmio energetico e quindi economico, un altro buon motivo per sostituire infissi e serramenti è il comfort abitativo. La sostituzione dei vecchi serramenti con serramenti più innovativi e progettati con materiali di qualità, se poi abbinati a vetri doppi o tripli, consentono una schermatura dai rumori esterni, migliorando il benessere e il relax in casa.

Questo è possibile solo se l’installazione è realizzata a regola d’arte

Tutto questo è possibile solo se l’installazione degli infissi è realizzata a regola d’arte da personale addestrato e competente.

La posa è una cosa da professionisti che vale quanto l’infisso, per questo noi abbiamo scelto di formare i nostri tecnici attraverso corsi di posa clima in modo da poter certificare e garantire per 10 anni ogni nostro intervento, ma non è solo questo che fa la differenza, il nostro personale è dotata di grandissima esperienza maturata sul campo da oltre 30 anni.

E puoi usufruire delle detrazioni fiscali

A tutto questo va aggiunto che esistono gli incentivi fiscali al 110% o con sconto in fattura per il 50%.

Sostituzione di infissi;
● Sostituzione di persiane;
● Installazione di porte blindate;
● Tende da sole (se non sono esposte a nord)

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Con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2022 sono ufficiali le modifiche e le proroghe previste alle detrazioni fiscali, di seguito proponiamo in modo sintetico tutte le scadenze e le aliquote dei vari bonus confermati:

Superbonus 110

In base al tipo di beneficiario variano le aliquote e le scadenze. Vediamoli nel dettaglio:
  • Condomini ed edifici plurifamiliari: aliquota al 110%, scadenza al 31/12/2023
  • Condomini ed edifici plurifamiliari: aliquota al 70%, scadenza al 31/12/2024
  • Condomini ed edifici plurifamiliari: aliquota al 65%, scadenza al 31/12/2025
  • Persone fisiche: aliquota al 110%, SAL al 30% entro il 30/06/22, scadenza al 31/12/2022
  • IACP e cooperative di abitazione a proprietà indivisa: aliquota al 110%, SAL al 60% entro il 30/06/23, scadenza al 31/12/2023

Per SAL si intende lo stato di avanzamento dei lavori.

Il SAL è un documento che attesta l’avvenuta esecuzione di una certa quantità di opere e riporta i relativi importi da corrispondere all’impresa commissionata.

Ecobonus, sisma bonus, bonus facciate e al altri bonus edilizi

  • Ecobonus: aliquota dal 50 al 75%, scadenza al 31/12/2024
  • Bonus casa e sismabonus ordinario: aliquota dal 50 all’ 85%, scadenza al 31/12/2024
  • Bonus Facciate: aliquota al 60%, scadenza al 31/12/2022
Altri tipi di bonus:
  • Bonus Mobili art. con aliquota al 50%, limite di spesa di 10.000 euro, scadenza al 31/12/2022
  • Bonus Mobili art. con aliquota al 50%, limite di spesa di 5.000 euro, scadenza al 31/12/2024
  • Bonus Verde: aliquota al 36%, limite di spesa 5.000 euro, scadenza al 31/12/2024

Superbonus per i condomini fino al 2025, diverso per le villette

In breve: il calendario si sdoppia.

Per le villette c’è la proroga fino al 31 dicembre 2022 ma a giugno andrà completato almeno il 30% dei lavori.

Spetterà fino alla fine del 2023 il superbonus del 110% (con una riduzione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025) per i lavori effettuati dai condomìni, sulle parti comuni condominiali e per quelli effettuati dai condòmini sui propri appartamenti.

Per le villette, invece, la proroga del superbonus del 110% fino al 31 dicembre 2022 è condizionata all’effettuazione di lavori per almeno il 30% dell’«intervento complessivo» entro il 30 giugno 2022.

Sono queste le principali novità contenute nella versione definitiva della legge di Bilancio 2022 in materia di superbonus.

Condomìni e proprietari unici

In particolare, il superbonus spetterà al 110% per le spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2023 (70% per il 2024 e 65% per il 2025), nei seguenti casi:

  • O per «gli interventi effettuati dai condomìni» sulle parti comuni condominiali;
  • O per gli interventi effettuati dal cosiddetto «unico proprietario» (edificio da 2 a 4 unità);
  • O per quelli «trainati» (oltre che quelli «trainanti», rari, ma possibili) effettuati dalle «persone fisiche sulle singole unità immobiliari del condominio ovvero dell’edificio dell’«unico proprietario» (come, ad esempio, la sostituzione delle finestre dei singoli appartamenti o la sostituzione della propria caldaia autonoma);
  • O per le Onlus, le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps);
  • O per la demolizione e ricostruzione di edifici, classificata tra le ristrutturazioni dal Testo unico dell’edilizia (articolo 3, comma 1, lettera d, dpr 6 giugno 2001, n. 380).

Vilette

Nelle unifamiliari, invece, il super bonus del 110%, in vigore per le spese sostenute dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2022, può spettare «anche» per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati i lavori per almeno il 30% dell’«intervento complessivo» (in base al Sal e indipendentemente dal pagamento).

Non si parla del 30% dell’intervento complessivo «agevolato»: quindi, si dovrebbe fare riferimento
all’ammontare complessivo delle spese riferite all’intero intervento e non all’importo massimo di spesa ammesso alla detrazione, in sintonia con il calcolo del Sal del 30% necessario per effettuare l’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura (risposte del 24 novembre 2021, n. 791 e del 9 novembre 2020, n. 538).

I lavori in edilizia libera evitano visti e asseverazioni di congruità

Non c’è obbligo di visto di conformità e di asseverazione dei prezzi per i lavori che ricadano nel perimetro dell’edilizia libera e per quelli che non superino l’importo complessivo di 10.000 euro.

Il dossier di Montecitorio spiega, infatti, come «non vi sia l’obbligo del rilascio del visto di conformità e delle relative asseverazioni/attestazioni, ai fini della fruizione dello sconto in fattura o della cessione del credito, per le opere, già classificate come “attività di edilizia libera” ai sensi del Testo unico edilizia (glossario edilizia libera)( infissi e serramenti rientrano nel glossario ) e della normativa regionale, e per gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro», eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio.

Fa eccezione il bonus facciate, per il quale questa regola non si applica.

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evitare la muffa con i nuovi serramenti

I serramenti esterni hanno un ruolo fondamentale nel condizionare il livello di luce, la temperatura, l’isolamento acustico e la qualità dell’aria all’interno dei locali.

La somma di queste caratteristiche determina il comfort abitativo nella casa: per questo i vostri serramenti sono così importanti!

E’ quindi opportuno scegliere la qualità e le prestazioni degli infissi in base alle caratteristiche climatiche ed all’inquinamento sonoro della zona in cui è costruita la propria casa, per vedere soddisfatte le proprie aspettative.

Inoltre è fondamentale sapere che le nuove finestre, in funzione delle loro prestazioni di impermeabilità all’aria e di isolamento termico, si comporteranno in modo diverso, talvolta addirittura opposto, rispetto ai vecchi serramenti e quindi, per ottenere il massimo, è assolutamente necessario imparare ad utilizzarle in modo corretto.

Sarà infatti responsabilità di chi abita la casa tenere sotto controllo una serie di parametri molto importanti, spesso collegati tra di loro, in grado di condizionare la qualità
dell’ambiente, cioè:

il ricambio d’aria
• il controllo dell’umidità
• il controllo della muffa
• il controllo solare e della temperatura.

La qualità dell’aria

La qualità dell’aria all’interno di una casa è molto importante per il benessere di chi ci vive.

Infatti la presenza e l’attività delle persone negli ambienti chiusi genera polvere, fa aumentare la concentrazione di anidride carbonica e di vapore acqueo, riducendo contemporaneamente
il livello di ossigeno.

Un equilibrio non corretto di questi elementi (aria viziata) induce un senso di stanchezza, depressione, mancanza di concentrazione ed altri piccoli disturbi.

I serramenti di vecchia concezione, sprovvisti di guarnizioni e con una precisione costruttiva
piuttosto approssimativa, consentivano un sufficiente ricambio di aria attraverso gli “spifferi” anche senza aprire le finestre.

Di norma infatti, pur con le finestre chiuse, tutta l’aria di un ambiente poteva essere sostituita nel giro di 1-4 ore e quindi non era necessario arieggiare ulteriormente.

Il ricambio d’aria effettuato in questo modo aveva però forti aspetti negativi in quanto non poteva essere controllato, causava degli sprechi energetici notevoli ed un disagio significativo causa delle lame d’aria incontrollate che invadevano gli ambienti.

I nuovi serramenti

I nuovi serramenti sono quasi impermeabili agli spifferi e quindi il ricambio d’aria si può avere solo con una corretta apertura delle ante o con dei sistemi di ventilazione controllata.

Nel caso di arieggiamento tramite le finestre bisogna prestare attenzione ad aprirle in modo
corretto, evitando una areazione sbagliata che può portare ad una dispersione fino al 25% dell’energia globale richiesta per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni.

Per ricambiare l’aria in modo efficiente è dunque necessario distinguere:

• l’areazione estiva (quando all’esterno fa caldo)
• l’areazione invernale (quando all’esterno fa freddo).

L’areazione estiva

In estate si deve arieggiare prevalentemente di notte quando la temperatura dell’aria si è abbassata per evitare di surriscaldare gli ambienti.

Come impareremo più avanti in questo manuale, quando fa caldo, è meglio aprire le finestre dopo il tramonto ogni volta che è possibile, non solo per cambiare l’aria ma anche per raffrescare la casa in modo gratuito.

evitare la muffa con i nuovi serramenti

L’areazione invernale

In inverno invece, al fine di evitare sprechi energetici, si deve limitare l’apertura delle finestre.

Arieggiare frequentemente e correttamente in questa stagione è però ancora più importante che in estate in quanto l’aria all’interno delle case è più inquinata a causa del riscaldamento ed inoltre dobbiamo mantenere un livello ottimale di umidità relativa.

evitare la muffa con i nuovi serramenti
In inverno infatti, a causa delle pareti più fredde, se non controlliamo l’umidità sarà facile trovare condensa sui vetri o sulle pareti, e creare così una situazione idonea allo sviluppo della muffa.

Si evita questo problema ricambiando completamente l’aria dei locali, tramite una breve apertura delle ante una o più volte al giorno in funzione del numero di persone che vi abitano e dell’umidità prodotta.

Poiché in inverno c’è una notevole differenza di temperatura tra interno ed esterno, appena
apriremo le finestre la velocità di ricambio sarà estremamente elevata e per questa ragione
bastano pochi minuti per rinnovare completamente l’aria.

Nella tabella di seguito riportiamo i tempi necessari in funzione del tipo di apertura per il ricambio totale dell’aria in una stanza di medie dimensioni (m 3,00×4,00) in cui sia installata una finestra standard con le misure di cm 120 x 140. Come si può notare la soluzione più veloce è spalancare le finestre in corrente d’aria per 4 minuti ma la tabella propone anche altre situazioni.

Seguendo le indicazioni riportate avremo un completo ricambio d’aria con il minimo spreco energetico.

Infatti se i periodi di apertura sono brevi le pareti, i mobili ed il pavimento conserveranno il loro calore ed appena la finestra verrà chiusa si ristabilirà la temperatura iniziale entro pochi minuti.

Tempi necessari per un completo ricambio d’aria in una stanza con le dimensioni di m 4 x 3:

finestre chiuse vecchio tipo (senza guarnizioni) 1 – 4 ore • finestre chiuse nuovo tipo (con guarnizioni) 15 – 36 ore • finestra aperta a ribalta: – senza corrente d’aria 20 – 50 minuti – in corrente d’aria 15 – 30 minuti • finestra spalancata: – senza corrente d’aria 4 – 7 minuti – in corrente d’aria 4 minuti

Lasciare aperte le finestre per un periodo più lungo rispetto a quanto riportato è assolutamente inutile anzi, causa un raffreddamento delle pareti per cui, quando la finestra verrà chiusa, l’inerzia termica potrebbe portare ad una condensa negli angoli dell’umidità presente nell’aria; poiché le nuove finestre non spifferano più, l’evaporazione di quest’acqua di condensa sarà molto lenta e quindi si favoriscono le condizioni per lo sviluppo della muffa.

E’ dunque fondamentale sapere che, in inverno, per abbassare l’umidità e evitare la formazione
di muffa si deve arieggiare brevemente e frequentemente, aprendo i serramenti almeno 2-3
volte al giorno nei locali dove si produce una maggior quantità di vapore (bagno e cucina) per
i brevi periodi indicati.

La presenza di un termo igrometro vi aiuterà a capire come utilizzare meglio le nuove finestre.

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persiana alluminio effetto legno centro casa

Persiane in alluminio: perché sceglierle?

Di seguito, un elenco dei vantaggi offerti dall’installazione delle persiane in alluminio per la propria casa:

1) Sono realizzate su misura, in tutte le forme

La duttilità del materiale consente di ottenere persiane su misura, di forma classica o ad arco e di forme non regolari.

Inoltre è possibile personalizzarle con lamelle orientabili o fisse e con doghe verticali ed orizzontali. Possono essere dotate di cardini installati sulla muratura o di telaio.

Grazie a tutte queste personalizzazioni possono praticamente essere installate in qualsiasi edificio.

persiana alluminio forma ad arco centro casa

2) Sono estremamente personalizzabili anche nel colore

 

Un vantaggio molto importante – forse il più importante – riguarda le finiture.

L’alluminio ha la necessità di esser verniciato tramite diversi cicli a polvere pertanto si possono ottenere finitura di tutti i colori Ral o anche dall’effetto legno.

La personalizzazione del colore potrebbe risultare molto importante nel caso in cui l’edificio su cui installare le persiane fosse soggetto a vincoli paesaggistici o architettonici.

 

3) Sono resistenti ai tentativi di effrazione

Le persiane in alluminio sono resistenti ai tentativi di effrazione, e si prestano anche al montaggio di ulteriori sistemi di sicurezza. Il materiale di queste persiane è anche resistente agli incendi. L’alluminio infatti, appartiene alla classe A1 d’incendio: vuol dire che in alcun modo può essere conduttore di fiamme, e che le esalazioni derivate dalle fiamme su tale materiale non hanno effetti nocivi per la salute delle persone e degli animali.
persiana alluminio chiusura di sicurezza

4) Non richiedono particolari interventi di manutenzione

Le persiane in alluminio non richiedono particolari interventi di manutenzione.

Sono molto resistenti agli agenti esterni come grandine, pioggia e neve. Non arrugginiscono, e resistono molto bene anche agli urti.

Attenzione a non utilizzare mai detergenti chimici o polveri abrasive per la pulizia delle persiane, compromettono la superficie delle persiane in alluminio poiché l’azione abrasiva danneggia la superficie verniciata.

Le uniche attenzioni da prestare riguardano la manutenzione.

Le uniche attenzioni riguardano la manutenzione di cardini e bandelle che sostengono una persiana in alluminio, i quali dovrebbero essere controllati regolarmente.

Una volta all’anno occorre verificare che cardini e bandelle siano lubrificanti a sufficienza (con lubrificanti Vd40).

Nel caso in cui abbiate scelto persiane con lamelle orientabili è consigliato lubrificare i meccanismi con silicone spray, il quale, essendo lubrificante “secco” non lascia residui e non viene attaccato dalle polveri che ha come conseguenza di peggiorare la movimentazione.

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