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Detrazioni fiscali per la casa: le novità 2023

da | 20 Gen 2023 | Detrazioni fiscali, Ecobonus 50%, Infissi | 0 commenti

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Chi decide di iniziare quest’anno i lavori sulla casa può beneficiare delle seguenti detrazioni fiscali:

– BONUS CASA (o Bonus Ristrutturazione), con scadenza 31 dicembre 2024
– BONUS MOBILI, con scadenza 31 dicembre 2023
– SUPERBONUS, con scadenza 31 dicembre 2023
– ECOBONUS, con scadenza 31 dicembre 2024

Vediamoli più nello specifico:

Bonus casa

i9ncentivi 2023 bonus casa

Il Bonus casa 2023, chiamato anche Bonus ristrutturazione, consiste in una detrazione fiscale del 50% con il limite di spesa di 96.000 € per unità immobiliare.

Lo puoi richiedere per lavori in casa o in mansarda a patto che l’immobile oggetto della ristrutturazione sia esistente e a destinazione residenziale, comprese eventuali pertinenze. Sono esclusi da questo incentivo gli immobili a destinazione non residenziale, come negozi, laboratori, uffici, ecc.

Per accedere a questa agevolazione fiscale è necessario possedere uno dei seguenti titoli edilizi:
  • Manutenzione straordinaria
  • Recupero, restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione

Inoltre, è necessario che il pagamento sia eseguito tramite bonifico bancario o postale “parlante” dove sarà necessario inserire il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione, il codice fiscale o partita Iva del beneficiario del pagamento e infine nella causale del bonifico inserire numero e data della fattura.

Bonus mobili

bonus mobili 2023

Collegato al BONUS CASA e alla rispettiva detrazione fiscale, il bonus mobili è la detrazione fiscale al 50% prevista per l’acquisto dei mobili nuovi e grandi elettrodomestici, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di uno degli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Come per la ristrutturazione, anche per il bonus mobili è necessario eseguire un bonifico bancario o postale “parlante”. La novità riguarda il limite di spesa che è stabilito a 8mila euro per il 2023 e 2024.

Ecobonus

ecobonus 2023

Prorogato fino al 2024 anche l’ecobonus. Chi decide di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile può fruire dell’ecobonus al 50% o 65%, a seconda dei lavori.

Nel dettaglio i lavori agevolabili sono:

  • Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione (50%)
  • Sostituzione, anche parziale, del vecchio impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia (65%)
  • Sostituzione, anche parziale, dello scaldaacqua tradizionale con uno scaldaacqua a pompa di calore (65%)
  • Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale: con caldaie a condensazione di classe A + sistemi di termoregolazione evoluti o con apparecchi ibridi (pompa di calore integrata a caldaia a condensazione) (65%)
  • Acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione (65%)
  • Installazione di pannelli (collettori) solari per la produzione di acqua calda (65%)
  • Strutture opache verticali (pareti isolanti o cappotti) e strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) (65%)
  • Finestre comprensive di infissi (50%)
  • Schermature solari (50%)
  • Riqualificazione energetica globale di edifici (65%)
  • Sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori (65%)
  • Dispositivi multimediali per il controllo da remoto per riscaldamento o climatizzazione (building automation) (65%)
  • Interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali (65%)

Le condizioni:

– Se sostituisci serramenti in ambienti che delimitano il volume riscaldato dell’immobile, i nuovi serramenti devono avere delle particolari caratteristiche di isolamento termico come da Decreto interministeriale 26 giugno 2015 ed eventuali altre restrizioni ai valori delle norme regionali.

– Se i serramenti si trovano in locali comuni condominiali non riscaldati, la detrazione è consentita anche senza dare miglioramenti.

– L’Ecobonus 2023 ha due percentuali di detrazione; per la sostituzione dei serramenti prevede una detrazione fino al 50% applicabile per immobili esistenti di qualsiasi categoria catastale, mentre per tutti gli altri lavori elencati sopra la detrazione è al 65%.

A differenza del Bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus può essere usufruito non solo per edifici a destinazione residenziale, ma anche commerciale come uffici, negozi, laboratori, ecc., l’importante è che siano dotati di impianto di riscaldamento.

Il Bonus ristrutturazioni, invece, è applicabile solo per immobili a destinazione residenziale, ma anche in stanze senza riscaldamento.

– E’ possibile beneficiare della detrazione fiscale dell’Ecobonus 2023 solo se la sostituzione o la modifica (ma non la nuova installazione) degli infissi apporterà un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile in termini di efficienza termica. Questa specifica è stata chiarita dalla risposta n. 524/2021 dell’agenzia delle entrate.

L’Ecobonus ti consente di recuperare in 10 anni dall’imponibile IRPEF fino al 50% delle spese detraibili sostenute per la sostituzione dei serramenti entro il 31 dicembre 2023. Il limite di spesa è di 120.000 €.

Anche per l’Ecobonus 2023 è possibile ottenere, in alternativa alle 10 rate annuali, la cessione del credito oppure lo sconto immediato in fattura.

Superbonus al 90%

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Se vuoi sostituire le finestre in contemporanea a lavori più pesanti nell’abitazione, è possibile approfittare del Super Ecobonus, che dal 2023 ha però una percentuale di detrazione al 90% e con parecchie novità.

Restano invariati i lavori principali o trainanti necessari (almeno uno dei tre) per poter usufruire dei Superbonus:

  • Lavori di isolamento su oltre il 25% dell’intonaco (compreso il tetto)
  • Lavori per ristrutturare impianti termici sostituendoli con altro sistema centralizzato ad alto risparmio energetico per case singole, a schiera o condominio
  • Lavori di riduzione del rischio sismico (super Sismabonus).

Se, in contemporanea con almeno uno di questi interventi principali o trainanti del Superbonus, si eseguono anche altri lavori di miglioramento energetico dell’abitazione, come la sostituzione delle finestre, anche le spese per questi lavori secondari (detti trainati) diventano detraibili al 90%.

Le restrizioni del 2023:

Dal 2023, però, ci sono delle restrizioni: i Superbonus sono richiedibili solo per i lavori svolti nella prima casa, inoltre deve essere rispettato il reddito di riferimento che ha un limite di 15.000 euro.

Il reddito di riferimento va calcolato dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti, nell’anno precedente, dal contribuente, dal coniuge (o soggetto legato da unione civile, convivente, familiare), per il seguente numero:

– il contribuente vale 1
– se c’è un coniuge, o un soggetto legato da unione civile, o un convivente: va aggiunto +1
– se sono presenti altri familiari a carico: un altro familiare o figlio vale +0,5 mentre due familiari o figli valgono +1 infine se si hanno tre o più figli o familiari conviventi si calcola +2.

 

Le spese ammesse al Superbonus per gli infissi comprendono la fornitura, l’installazione di finestre, infissi, scuri, persiane, avvolgibili, vetrate, ovvero tutti i tipi di serramenti in grado di assicurare un miglioramento del rendimento energetico. Il massimo della spesa detraibile è 60 mila euro per unità abitativa.

Il Superbonus può essere applicato per la sostituzione degli infissi anche se c’è una variazione di posizione e di dimensioni, ma la superficie totale delle aperture nuove deve essere uguale o minore alla precedente. Il Superbonus non vale per una nuova installazione di infissi (tutti gli incentivi statali sui serramenti sono erogati per sostituzioni di vecchi infissi con altri dalle migliori prestazioni energetiche).

 

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