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Novità 2025: la nuova legge di bilancio

Novità 2025: la nuova legge di bilancio

Novità 2025: la nuova legge di bilancio

Bonus statali che terminano nel 2024

La Legge di Bilancio 2025 in vigore dal 1° gennaio, introduce novità per i bonus edilizi, con una rimodulazione dei termini di fruizione e delle aliquote di detrazione, di maggior vantaggio per le abitazioni principali.

 

Vediamo schematicamente le novità riguardanti la sostituzione degli infissi:

Bonus ristrutturazione o Bonus Casa

,Per i proprietari o per i titolari di diritti reali che adibiscono l’unità ad abitazione principale:

  • l’aliquota del 50% per le spese sostenute nel 2025
  • l’aliquota del 36% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027

Per tutti gli interventi eseguiti sulle altre unità immobiliari:

  • l’aliquota del 36% per le spese sostenute nel 2025:
  • l’aliquota del 30% per le spese sostenute nel 2026 e 2027
Il massimale di spesa è fissato a quota 96.000 euro e fruibile in 10 rate annuali.

Ecobonus

Per i proprietari o per i titolari di diritti reali che adibiscono l’unità ad abitazione principale:

  • l’aliquota del 50% per le spese sostenute nel 2025
  • l’aliquota del 36% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027

Per tutti gli interventi eseguiti sulle altre unità immobiliari:

  • l’aliquota del 36% per le spese sostenute nel 2025
  • l’aliquota del 30% per le spese sostenute nel 2026 e 2027
Il massimale detraibile è di 60.000 euro, fruibile in 10 rate annuali.

Limiti alle detrazioni fiscali

I massimali di spesa previsti dalle diverse misure agevolative devono essere considerati in relazione ai limiti, introdotti dalla legge di bilancio al comma 10, riguardanti la fruizione delle detrazioni per i percettori di reddito superiore a 75.000 euro.

Per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, le detrazioni sono ammesse moltiplicando un importo base per un coefficiente basato sul numero di figli a carico presenti nel nucleo familiare del contribuente:

  • per i redditi superiori a 75.000 euro ma inferiori a 100.000 euro, il tetto massimo delle detrazioni è fissato a 14.000 euro.
  • per i redditi superiori a 100.000 euro, il tetto massimo è 8.000 euro.

Tale massimale può essere mantenuto se si hanno almeno 3 figli a carico o un figlio con disabilità in caso contrario, viene progressivamente abbassato moltiplicando il tetto massimo con i seguenti coefficienti:

  • 0,5 in assenza di figli a carico
  • 0,70 con un figlio a carico
  • 0,85 con due figli a carico

Oltre alle limitazioni sopra citate le detrazioni sono soggette a rispettare i massimali di spesa previsti dall’allegato I: (limiti di spesa al mq + servizi)

Il fornitore dovrà dichiarare che le spese siano congrue al rispetto dei massimali previsti dalle suddetto allegato.

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Come utilizzare i nuovi serramenti per evitare la comparsa della muffa

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evitare la muffa con i nuovi serramenti

I serramenti esterni hanno un ruolo fondamentale nel condizionare il livello di luce, la temperatura, l’isolamento acustico e la qualità dell’aria all’interno dei locali.

La somma di queste caratteristiche determina il comfort abitativo nella casa: per questo i vostri serramenti sono così importanti!

E’ quindi opportuno scegliere la qualità e le prestazioni degli infissi in base alle caratteristiche climatiche ed all’inquinamento sonoro della zona in cui è costruita la propria casa, per vedere soddisfatte le proprie aspettative.

Inoltre è fondamentale sapere che le nuove finestre, in funzione delle loro prestazioni di impermeabilità all’aria e di isolamento termico, si comporteranno in modo diverso, talvolta addirittura opposto, rispetto ai vecchi serramenti e quindi, per ottenere il massimo, è assolutamente necessario imparare ad utilizzarle in modo corretto.

Sarà infatti responsabilità di chi abita la casa tenere sotto controllo una serie di parametri molto importanti, spesso collegati tra di loro, in grado di condizionare la qualità
dell’ambiente, cioè:

il ricambio d’aria
• il controllo dell’umidità
• il controllo della muffa
• il controllo solare e della temperatura.

La qualità dell’aria

La qualità dell’aria all’interno di una casa è molto importante per il benessere di chi ci vive.

Infatti la presenza e l’attività delle persone negli ambienti chiusi genera polvere, fa aumentare la concentrazione di anidride carbonica e di vapore acqueo, riducendo contemporaneamente
il livello di ossigeno.

Un equilibrio non corretto di questi elementi (aria viziata) induce un senso di stanchezza, depressione, mancanza di concentrazione ed altri piccoli disturbi.

I serramenti di vecchia concezione, sprovvisti di guarnizioni e con una precisione costruttiva
piuttosto approssimativa, consentivano un sufficiente ricambio di aria attraverso gli “spifferi” anche senza aprire le finestre.

Di norma infatti, pur con le finestre chiuse, tutta l’aria di un ambiente poteva essere sostituita nel giro di 1-4 ore e quindi non era necessario arieggiare ulteriormente.

Il ricambio d’aria effettuato in questo modo aveva però forti aspetti negativi in quanto non poteva essere controllato, causava degli sprechi energetici notevoli ed un disagio significativo causa delle lame d’aria incontrollate che invadevano gli ambienti.

I nuovi serramenti

I nuovi serramenti sono quasi impermeabili agli spifferi e quindi il ricambio d’aria si può avere solo con una corretta apertura delle ante o con dei sistemi di ventilazione controllata.

Nel caso di arieggiamento tramite le finestre bisogna prestare attenzione ad aprirle in modo
corretto, evitando una areazione sbagliata che può portare ad una dispersione fino al 25% dell’energia globale richiesta per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni.

Per ricambiare l’aria in modo efficiente è dunque necessario distinguere:

• l’areazione estiva (quando all’esterno fa caldo)
• l’areazione invernale (quando all’esterno fa freddo).

L’areazione estiva

In estate si deve arieggiare prevalentemente di notte quando la temperatura dell’aria si è abbassata per evitare di surriscaldare gli ambienti.

Come impareremo più avanti in questo manuale, quando fa caldo, è meglio aprire le finestre dopo il tramonto ogni volta che è possibile, non solo per cambiare l’aria ma anche per raffrescare la casa in modo gratuito.

evitare la muffa con i nuovi serramenti

L’areazione invernale

In inverno invece, al fine di evitare sprechi energetici, si deve limitare l’apertura delle finestre.

Arieggiare frequentemente e correttamente in questa stagione è però ancora più importante che in estate in quanto l’aria all’interno delle case è più inquinata a causa del riscaldamento ed inoltre dobbiamo mantenere un livello ottimale di umidità relativa.

evitare la muffa con i nuovi serramenti
In inverno infatti, a causa delle pareti più fredde, se non controlliamo l’umidità sarà facile trovare condensa sui vetri o sulle pareti, e creare così una situazione idonea allo sviluppo della muffa.

Si evita questo problema ricambiando completamente l’aria dei locali, tramite una breve apertura delle ante una o più volte al giorno in funzione del numero di persone che vi abitano e dell’umidità prodotta.

Poiché in inverno c’è una notevole differenza di temperatura tra interno ed esterno, appena
apriremo le finestre la velocità di ricambio sarà estremamente elevata e per questa ragione
bastano pochi minuti per rinnovare completamente l’aria.

Nella tabella di seguito riportiamo i tempi necessari in funzione del tipo di apertura per il ricambio totale dell’aria in una stanza di medie dimensioni (m 3,00×4,00) in cui sia installata una finestra standard con le misure di cm 120 x 140. Come si può notare la soluzione più veloce è spalancare le finestre in corrente d’aria per 4 minuti ma la tabella propone anche altre situazioni.

Seguendo le indicazioni riportate avremo un completo ricambio d’aria con il minimo spreco energetico.

Infatti se i periodi di apertura sono brevi le pareti, i mobili ed il pavimento conserveranno il loro calore ed appena la finestra verrà chiusa si ristabilirà la temperatura iniziale entro pochi minuti.

Tempi necessari per un completo ricambio d’aria in una stanza con le dimensioni di m 4 x 3:

finestre chiuse vecchio tipo (senza guarnizioni) 1 – 4 ore

finestre chiuse nuovo tipo (con guarnizioni) 15 – 36 ore

finestra aperta a ribalta:
– senza corrente d’aria 20 – 50 minuti
– in corrente d’aria 15 – 30 minuti

finestra spalancata:
– senza corrente d’aria 4 – 7 minuti
– in corrente d’aria 4 minuti

Lasciare aperte le finestre per un periodo più lungo rispetto a quanto riportato è assolutamente inutile anzi, causa un raffreddamento delle pareti per cui, quando la finestra verrà chiusa, l’inerzia termica potrebbe portare ad una condensa negli angoli dell’umidità presente nell’aria; poiché le nuove finestre non spifferano più, l’evaporazione di quest’acqua di condensa sarà molto lenta e quindi si favoriscono le condizioni per lo sviluppo della muffa.

E’ dunque fondamentale sapere che, in inverno, per abbassare l’umidità e evitare la formazione
di muffa si deve arieggiare brevemente e frequentemente, aprendo i serramenti almeno 2-3
volte al giorno nei locali dove si produce una maggior quantità di vapore (bagno e cucina) per
i brevi periodi indicati.

La presenza di un termo igrometro vi aiuterà a capire come utilizzare meglio le nuove finestre.

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Quanto è importante scegliere il giusto tipo di vetro?

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tipi di vetro finestra

Il vetro occupa circa l’ 80% della superficie del serramento e negli ultimi anni è sempre più importante per garantire l’isolamento termico ed abbattimento acustico. Quindi, come è facile intuire, scegliere il vetro giusto è importante tanto quanto scegliere il serramento ad alte prestazioni.

Qui sotto vi elenchiamo una serie di diverse tipologie di vetro e la relativa spiegazione:

1) Vetri antinfortunistici

Facciamo una premessa: nell’edilizia privata è obbligatorio installare vetri antinfortunistici sia all’interno che all’esterno nei serramenti posizionati al di sotto di 1 metro dal pavimento, ad esempio le porte finestre che hanno il vetro fino anche al di sotto di 1 metro dovranno essere realizzate con il vetro antinfortunistico sia all’interno che all’esterno, mentre per gli infissi installati ad 1 metro da terra il vetro antinfortunistici sarà solo all’interno.

La normativa che fa da riferimento e disciplina l’utilizzo dei vetri in edilizia è la UNI 7697:2014.

Quali sono i vetri antinfortunistici?

Sono quei vetri che anche rompendosi non possono nuocere agli uomini o agli animali. Il vetro stratificato o il vetro temperato sono il minimo da adottare per poter realizzare un infisso con le caratteristiche conformi.

Vediamo la differenza tra i due:

 

  • Il vetro stratificato antinfortunistico è una lastra composta da due vetri accoppiati con un solido film di polivinile trasparente, detto PVB, che trattiene i pezzi di vetro in caso di rottura impedendo che cadano su persone e/o animali nelle vicinanze. Nei preventivi troverete le diciture 6/7 – 12 – 6/7 oppure 33.1-12-33.1 che indicano comunque la stessa tipologia di vetro.
  • Il vetro temperato è un particolare tipo di vetro che subisce un trattamento che gli conferisce una maggiore resistenza alle sollecitazioni meccaniche e agli shock termici per questo sono considerati antinfortunistici poiché, in caso di rottura, si sbriciolano in minuscoli frammenti non taglienti. Nei preventivi troverete le diciture 4-16-4 ESG, dove ESG indica il trattamento che rende il vetro temperato.

Vetro stratificato

Vetro temperato

2) Vetri antisfondamento

Per quanto riguarda la sicurezza è necessario utilizzare vetri stratificati ma con uno spessore maggiore rispetto a quello antinfortunistici quindi la dicitura che troverete nei preventivi sarà 8/9 o 44.1 oppure superiore come 10/11 o 55. 1.

3) Vetri fonoassorbenti

Per avere un potere fonoassorbente un vetro deve racchiudere un insieme di accorgimenti che fanno si che il vetro abbia delle prestazioni diverse da quelli che abbiamo visto finora, e sono:

 

  • I vetri saranno stratificati con un film in polivinile che accoppia i due vetri e che avrà caratteristiche specifiche in grado di abbattere i rumori
  • La camera tra il vetro interno e il vetro esterno dovrà essere riempita con gas specifici, anche in questo caso in grado di garantire l’abbattimento acustico.
È importante sapere che più innalziamo il potere fonoassorbente del vetro più andiamo a peggiorarne il potere termico, per questo è sempre meglio valutare con attenzione la scelta sul vetro giusto in base alle reali necessità.
4) Vetri riflettenti

Esiste inoltre tutta una serie di vetri decorati come ad esempio lo stampato, il satinato, lo stopsol, che hanno la funzione di filtrare la luce o garantire la vostra privacy.

E’ molto importante sapere che i vetri stopsol sono vetri con la funzione di filtrare i raggi UV e, diversamente dai vetri standard, tenderanno a togliere luce all’interno della casa, quindi questi vetri sono consigliati laddove non sarà possibile inserire sistemi oscuranti.

Un altro aspetto del vetro che riveste una certa importanza è la bellezza.

Tutti noi siamo abituati a pensare che tutti i vetri siano trasparenti, ma in realtà non è così.

Soprattutto in questi anni dove, con l’aumento sempre più importante degli spessori dei vetri, si può notare come i vetri classici abbiano la tendenza ad avere un colore sul verde; per questo motivo da alcuni anni sono stati inventati dei vetri chiamati EXTRALIGHT che non sono altro che l’evoluzione dei vecchi vetri che però garantiscano una trasparenza pressoché totale.

ATTENZIONE: non tutti sono in grado di fornirvi i vetri extralight e soprattutto questi vetri hanno basso potere di abbattimento dei raggi UV, quindi nel caso in cui la scelta ricada su questi vetri è consigliabile essere provvisti di sistemi oscuranti all’esterno come persiane, scuri, frangisole, tende o altro.

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